Un nome pesante, che deriva dallo straordinario comfort che la macchina garantisce in ogni situazione e dalle sue dimensioni importanti: cinque metri spaccati di lunghezza (ma se non basta c’è la versione passo lungo da 5,2…), 1,98 di larghezza e – soprattutto – 1,88 di altezza. Insomma un colosso ma che si guida come una piuma grazie alla scocca in alluminio e al atre finezze costruttive che alla fine fermano l’ago della bilancia a 2200 kg, più o meno 500 in meno di quanto si riusciva a fare fino a pochi anni fa con macchine del genere.

Tanta massa e tante dimensioni sono il sicuro viatico di un comfort pazzesco perché qui dentro (e qui sopra vista l’altezza) si è distanti anni luce da rumori, asperità del terreno e altre cose “plebee” che devono sopportare gli altri automobilisti. “Plebee” perché la Range Rover Classic è roba da ricchi: la più economica costa appena 200 euro meno della fatidica soglia dei 100 mila euro. Per le altre non c’è storia, il listino è tutto al di sopra di questa cifra da brivido, fino a sfiorare i 200 per la verione top.

La gamma è infatti vastissima, c’è la 3000 diesel da 249 Cv, la ibrida diesel da 353 Cv, la 4400 V8 diesel da 340 Cv e la 5000 V8 benzina da 510 Cv. Ecco insomma spiegato perché gli inglesi chiamano la Range “The Queen”: non c’entra il fatto che la macchina sia una delle predilette della regina Elisabetta…

Per capire ulteriormente il discorso, ancora una volta vogliamo partire da un dettaglio: lo stereo è un hi-fi Meridian di 825 watt con 19 altoparlanti e 16 canali, oppure un più sofisticato impianto con sistema surround, da 1700 W (questo cosa come una Panda usata, 4.900 euro…, sempre della Meridian), con 29 altoparlanti, compresi il subwoofer, le quattro casse nel rivestimento del soffitto e altri altoparlanti nell’area centrale del sedile posteriore.

Detto questo, dopo aver inquadrato per bene “the queen”, veniamo a dettagli tecnici che i ricchi clienti probabilmente neanche prendono in condisiderazione: la macchina ha la scocca interamente in alluminio (è stato il primo Suv a proporla) e pesa 420 kg meno della precedente versione… E fra i motori il “piccolo” 3000 diesel grazie alla poderosa coppia di 600 Nm a 2000 giri rende più che briosa la guida, coadiuvato dal funzionamento esemplare della nuova trasmissione automatica ZF a 8 rapporti. Insomma nonostante la mole l’ammiraglia delle Range vola, molto più di quanto poi il dato dello 0-100 (8,1 secondi) lascia immaginare.

Straordinarie come sempre le prestazioni in fuoristrada, sempre che ci sia qualcuno che si lanci con una macchina da 100 mila euro e più nel fango.  Questo grazie al sistema Terrain Response 2 che fa tutto da solo: monitorizza le condizioni di guida e ottimizza automaticamente la trazione adattando le risposte di motore, cambio, differenziale e telaio al tipo di terreno. Anche in modalità non automatica, Terrain Response 2 fornisce al guidatore input supplementari, come quando è il caso di scegliere marce ridotte o di selezionare l’altezza di marcia per il fuoristrada.

Fra l’altro ora c’è anche la funzione All-Terrain Progress Control, una nuova tecnologia che consente di impostare e mantenere una velocità costante nella guida in fuoristrada. Funziona come un tradizionale sistema di cruise control e opera tra i 2 e i 30 km/h: il guidatore può concentrarsi sul superamento degli ostacoli, mentre l’auto controlla motore e freni per mantenere una velocità costante. Il mondo del lusso esiste anche nel fuoristrada più estremo…